Erich Fromm : una psicologa umanistica: PSICO.

                               FROMM







Erich Fromm (1900-1980) ritiene che lo sviluppo individuale sia in relazione con il contesto sociale, politico ed economico. Lo psicologo tedesco fa parte della Scuola di Francoforte, un gruppo di studiosi di diversa formazione culturale, raccolti intorno all'Istituto per la ricerca sociale, fondato a Francoforte nel 1923,e accomunati dalla volontà di creare una teoria critica della società, sulla

scia del marxismo. La psicoanalisi può contribuire quindi a individuare e descrivere i processi psicologici e sociali che determinano le condotte individuali e collettive.


In questo contesto, sono significativi gli studi di Fromm sull'autoritarismo e il ruolo della famiglia come veicolo dell'autorità sociale e quelli sulla tendenza dell'individuo a rinunciare alla propria indipendenza, fondendosi con qualcuno o qualcosa al di fuori di se stesso, e acquistare così la forza che manca al proprio essere .La famiglia ha poi un ruolo particolarmente rilevante, anche nell'analisi di Fromm, nella repressione sessuale dei figli. Attraverso la repressione essi introiettano la figura dell'autorità accettando l'ordine sociale: da padre a figlio sono trasmessi i valori dominanti, come il successo, la competizione, il potere.



Uno sviluppo individuale equilibrato significa → per Fromm riuscire a soddisfare i bisogni radicali dell'uomo, che consistono nell'esigenza di creare relazioni soddisfacenti, di esprimere la propria creatività e individualità, di vivere in una società solidale.


La società capitalistica, basata sullo sfruttamento dell'uomo, impedendogli di sviluppare le sue potenzialità creative. La psicoanalisi deve allora mirare a far acquisire consapevolezza delle limitazioni che il capitalismo opera nei confronti della libertà individuale: l'uomo deve recuperare un maggiore contatto con i suoi bisogni istintuali, portatori di energie creative, poiché nel corso della storia, si è progressivamente allontanato dalla natura, perdendo di vista le sue necessità più naturali.




Nel testo Avere o essere (1976) Fromm contrappone due modalità esistenziali: quella dell'avere centrata sul desiderio di possesso, sull'egoismo e l'aggressività, e quella dell'essere, basata invece sulla libera espressione individuale, sull'amore e la creatività. 





La società contemporanea non è a misura d'uomo: ciò che conta è il consumo, la burocrazia, le merci, i mass media. Inoltre lo sviluppo industriale e tecnologico ha esposto l'individuo a rischi ambientali

ed ecologici senza riuscire a renderlo più felice.



Secondo Fromm, Freud ha messo in luce le dinamiche dei processi psichici, il conflitto tra coscienza e inconscio, l'importanza delle pulsioni. Tuttavia la sua rappresentazione della natura umana non può essere generalizzata ma deve essere contestualizzata all'interno del sistema capitalistico avanzato, che dà priorità alla proprietà privata, alle merci, al consumo. Freud ha attribuito troppa importanza alla sessualità, considerando i rapporti tra l'uomo e il mondo come basati sul soddisfacimento libidico, ma non ha compreso che la mentalità di cui parla è storicamente e socialmente determinata.



Anche Marx ha dato un importante contributo, ha proposto un'analisi efficace del sistema politico-economico e ha evidenziato l'influenza dell'economia e del modo di produzione sull'organizzazione sociale, le relazioni, la cultura. Marx interpreta il rapporto dell'uomo con il mondo come espressione delle potenzialità naturali dell'uomo, sottolineando come, nella società capitalistica, non sono i bisogni naturali a essere riallizati, bensì i bisogni indotti dal mercato. Marx però, secondo Fromm, oscura l'importanza delle dinamiche psicologiche e della personalità individuale nella costruzione dei rapporti sociali.

Le due prospettive, quella freudiana e quella marxiana, possono offrire una visione più completa, pervenendo a una critica della condizione dell'uomo nella società capitalistica. La trasformazione della società può avvenire solo se è accompagnata dalla trasformazione degli individui.


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